giovedì 3 febbraio 2011

The Good, the Bad, the Weird

di Domenico D'Amico (REPOST 27/03/2009)


È sempre un piacere vedere all'opera un attore multiforme come Song Kang-ho (nell'attesa di godercelo come vampiro dalla coscienza tormentata, possiamo compulsare meraviglie come The Host, dove dipinge mirabilmente una figura di istrionico loser, oppure Memories of Murder, dove ci dona il quasi commovente ritratto di un cialtronesco poliziotto di provincia dagli occhi "sciamanici"), ed è particolarmente gratificante vederlo libero di sfogare la sua vena comica in un puro western d'azione come The Good, the Bad, the Weird (좋은 놈, 나쁜 놈, 이상한 놈 - Kim Ji-woon 2008). 

Song Kang-ho
 
Ambientato in una Manciuria anni '20 dai tratti epico-picareschi quanto quelli della Frontiera nordamericana, la storia ci presenta uno schema di base (la caccia al tesoro) che è un omaggio al prototipo di Sergio Leone, ma si lancia in serrato, opulento e pirotecnico snocciolarsi di sparatorie e inseguimenti (compreso uno nel deserto della durata di dodici minuti) che è l'incarnazione del puro piacere dello spettacolo, dell'avventura, del racconto.
Anche gli altri componenti del trittico di "eroi" sono all'altezza dell'impresa.
Mentre Song Kang-ho è "lo strano" bandito solitario che incappa, rapinando un treno, in una preziosa mappa in mano all'esercito giapponese, Jeong Woo-seong è "il buono" cacciatore di taglie che cerca di recuperarla in sinergia  con i ribelli provenienti dalla Corea occupata. Attore dal fascino maschile rassicurante (l'opposto del bello e dannato) Jeong Woo-seong ha interpretato film romantici e strappalacrime come il meraviglioso
A Moment to Remember, o fantasy di cappa e spada come The Restless, sempre col suo sguardo da bravo ragazzo (perfino in Daisy, affiancato dalla sempre da me venerata Jeon Ji-hyeon, Jeong fa la parte di un sicario dal cuore d'oro).

Jeong Woo-seong
 
Il sanguinario capobanda Lee Byeong-Heon, invece, che va appresso alla mappa ma contemporaneamente vuole vendicarsi dello "strano", è il prototipo del bello e dannato, perfetto nel ruolo del "cattivo" della storia (lo ricordiamo nel memorabile gangster di A Bittersweet Life). 

Lee Byeong-Heon
 
Predoni cinesi, esercito giapponese, spie, collaborazionisti e partigiani, affollano quest'epica galoppante (eh già), fino ai classici duelli finali (altro omaggio a Leone) e ai colpi di scena multipli.