sabato 27 marzo 2010

Post di collaudo


Buonanotte a te,
fratello Massacro,
che ci hai fatto sentire il tuo calore
stipati in una fossa
in attesa del grido finale...
che ci hai dipinto le facce
con la vita di qualcun altro,
che hai aggiunto un bel ciocco
al tepore della nostra
indifferenza...

Buonanotte a te,
padre Genocidio,
che hai reso incandescenti i nostri specchi,
trasformato la nostra ignoranza in diamante
e svelato la malvagità di ogni dio.

La madre guarda la traccia
che un'ombra le ha lasciato
sulla carne delle braccia.

Questa è la sua parola
inflessibile come un'incudine,
questa è la sua mano,
resa artiglio da una sete millenaria,
che afferra Dio alla gola
e lo abbatte nella polvere:
"Questo è il sangue dei miei figli,
mille di loro
per ogni capello che ho in testa...
Spalanca la strozza,
e sia pure la tua gola
un pozzo infinito,
questo mare di ferro nero
può strappare l'otre dell'universo!"

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